“PGTU E MOBILITA' SOSTENIBILE":del 10-09-2015

13.09.2015 21:47

Cronaca semiseria della riunione 

 “PGTU E MOBILITA'  SOSTENIBILE: I NUOVI APPUNTAMENTI CON LA CITTADINANZA”

del 10-09-2015 avente per argomento il quadrilatero che interessa le vie Moro, Paganini, Roma-Piave, Giardino-San Vittore.
 

Arrivo con un po’ di ritardo e sta parlando l’ing. Drufuca , presumibilmente dopo una introduzione

del Sindaco. Non capisco bene all’inizio il nocciolo del ragionamento dell’ingegnere. Poi ritornando

egli più e più volte sugli stessi argomenti riesco a focalizzare meglio la questione. 

In pratica viene illustrata una possibile soluzione viaria per il quadrilatero basata sui seguenti

principi, estendibili anche al resto del paese. 

- principio cardine e soluzione di tutti i mali consiste nell’abbassare i limiti di velocità entro il

paese tutto a 30 km/h 

- in particolare per il quadrilatero, compresa via Giardino piazza etc, sarebbe auspicabile

quale traguardo utopico, una zona “30”  priva di segnali stradali nella quale tutti, pedoni, 

bambini, biciclette ed ..auto dovrebbero riappropriarsi della strada come bene comune da

condividere e salvaguardare. Questo perché a Locate data la particolare struttura del paese

non è possibile pensare di fare isole pedonali vere e proprie (?)   

- per rendere attuabile il concetto di pericolosità “zero” all’interno del quadrilatero, ma non

solo, è da prevedere una serie di interventi miranti a “spezzare” la viabilità per le auto, non 

per le biciclette o i pedoni,  in alcune strade che attualmente vengono percorse (?) ad elevata 

velocità. L’intervento guida previsto consiste nel dividere le strade, per esempio via Verdi  o

via IV novembre, in due tronconi aventi sensi unici di percorrenza diversi. In questo modo

alla fine del senso unico percorso dall’automobilista esso deve svoltare a destra o a sinistra

in percorsi comunque prestabiliti. In alcuno casi per rendere obbligatorio il senso di svolta 

ed aumentare la sicurezza  viene previsto un altro accorgimento consistente nella

diagonalizzare degli incroci. Ovvero nell’inserimento lungo la diagonale del medesimo di

piloni ( panettoni) in modo che le macchine provenienti da una strada possano solo girare a

destra e le altre a sinistra, mentre viene previsto che in tali incroci le biciclette potrebbero

tranquillamente andare diritte passando attraverso gli ostacoli opportunamente distanziati. In

questo modo le due strade concorrenti nell’incrocio si trasformano in quattro tronconi a

senso unico. E’ evidente un problema: le biciclette che provengono secondo il senso di

percorrenza di una strada, se proseguono diritte, nell’altra strada sono contro senso. E questo

per l’aumento della sicurezza fa il paio con quanto previsto con il concetto di strada “bene

comune” sopra riportato. ( In discussione, poi, qualcuno farà notare che per la pericolosità

delle biciclette non cambierebbe poi molto in quanto già adesso i ciclisti sono incoraggiati

dalla lassezza dei controlli a non osservare il codice della strada specie in merito ai sensi di

percorrenza, gli stop, le precedenze etc) 

- Drufuca conclude facendo qualche vago accenno alla circolazione esterna al centro storico 

dicendo che purtroppo il paese ha solo due vie di uscita ( via A.Moro ed ex SP412 che 

qualcuno voleva trasformare in senso unico, riducendo le uscite ad una e mezzo) e che

pertanto ciò condiziona pesantemente gli interventi sulla viabilità interna . Aggiunge in

conclusione che questa proposta rappresenta un pesante impegno per la popolazione che

dovrebbe cambiare modo di vivere. Nei commenti qualcuno farà notare che al comune

questi interventi costano solo il prezzo della nuova segnaletica, ai cittadini un sacco di

tempo e benzina in più con il corollario di possibili multe.  

 

Dopo questa prolusione tecnica il sindaco chiede i pareri alla cittadinanza..  

 

Nel merito la stragrande maggioranza dei cittadini che intervengono apprezzano l’idea di fare una

isola pedonale o una zona 30. E’ come chiedere ad un bambino se gli piace il cioccolato, qualcuno

commenta. Ma un parere oggettivo non può essere dato in quanto non essendo stato presentato

nessuno studio  sulla viabilità esterna al quadrilatero non è possibile sapere se quanto proposto sia 

utile o dannoso. Una risicata minoranza, comunque, sembra che apprezza la proposta mentre altri non si

esprimono. Molti fanno notare che il concetto di “strada bene comune” espresso in precedenza è

altamente diseducativo per i bambini, i quali potrebbero non acquisire l’autocontrollo necessario e

quindi incappare in gravi incidenti nelle strade normali. Drufuca precisa che quanto da lui detto è

utopico e va visto in divenire in quanto le leggi non consentono di eliminare la segnaletica.

Vi sono poi una serie di interventi che cronologicamente non so organizzare e che riporto in base a

ciò che mi ha colpito.

Per esempio l’assessore Torriani  ha  preso la parola per collegare questa proposta viabilistica al

progetto eseguito dagli studenti di Pavia, il progetto Locate Car Free.

A un certo punto il sindaco in una sua risposta è andato dietro a quanto sosteneva Drufuca  sulle

difficoltà di intervento per via delle sole due strade di ingresso ed uscita del paese, al che un

Cittadino gli ha fatto presente che Locate a tre uscite, la terza dovrebbe essere rappresentata dal

collegamento di via Roma con la rotonda dell’outlet, collegamento che è già stato presentato e

recepito, come idea, in altri incontri. Un po’ stizzito dall’interruzione ha replicato che tale

collegamento era già presente nel PGT, salvo poi ammettere, per ben tre volte in altri interventi, che

tale proposta è stata avanzata  da Cittadini per Locate. Forse voleva blandirci.

Alcuni presenti  hanno battibeccato sul traffico in ingresso dalla ex SP 412 e sulla efficienza o menodei vigili preposti al blocco del traffico al mattino. 

Ad un certo punto il sindaco ha introdotto “il pezzo forte” ovvero il progetto che verrà realizzato 

per via Giardino e la piazza della Vittoria. In sintesi esso consiste nel realizzare la nuova piazza,

mantenere i parcheggi solo sul lato destro della strada con una aggiunta di parcheggi da  realizzare

nello spiazzo davanti al bar Corona, costruire una pista ciclabile sul lato sinistro nella zona dove

sono gli alberi. La cosa singolare è che il marciapiede più grande sembrerebbe quello accanto alla

pista ciclabile, come del resto è già oggi, mentre la maggior parte dei negozi sono sull’altro lato.

Non ho però memorizzato, se è stato detto, che fine faranno gli alberi di via Giardino. A precisa

domanda il sindaco ha risposto che comunque il numero di posteggi diminuirà. Ovviamente non vi

sarà nessun parcheggio in piazza. Inoltre si vorrebbero inserire dei dissuasori automatici a

scomparsa per impedire l’utilizzo di tale via ai non residenti durante i giorni festivi. ( in questo

modo tutti i non residenti in via Giardino il sabato e la domenica dovranno passare per via A.Moro

per andare ad Opera etc.) 

Da quello che ci è stato possibile capire la gara di appalto per la piazza è già stata esperita da Scalo

Milano e con un ottimo ribasso. I lavori dovrebbero cominciare a breve. A questo punto si è acceso

un vivace dibattito sui danni ai commercianti che l’esecuzione dei lavori nel periodo di dicembre

avrebbe arrecato. Il sindaco ha cercato di blandire la situazione dicendo che il programma dei lavori

comunque esclude la chiusura della via, in modo che comunque la gente possa accedere alla zona

commerciale. Altra contestazione è stata fatta da più parti sulla scelta di fare una pista ciclabile in

via Giardino frammischiando pedoni, biciclette e macchine in spazi ristretti quando ne esiste una 

parallela e praticamente pronta o approntabile con poche modifiche, che parte dal bar Roma, passa 

davanti all’asilo nido ed arriva direttamente in piazza. Il sindaco ha recepito questa proposta della

cittadinanza. Proposta che tra l’altro era presente anche nel programma elettorale di “Cittadini per

Locate”

Non ricordo se sul finire della riunione o prima che il sindaco prendesse la parola sulla piazza, l’ing.Torriani ha cercato di tirare le conclusioni sulle proposte avanzate dalla amministrazione sul

“quadrilatero”. Ha iniziato dichiarando che la cittadinanza presente, secondo lui, a stragrande

maggioranza era d’accordo con tale proposta. Dopo varie interruzioni, nelle quali è stato

chiaramente ribadito che nessun consenso o dissenso poteva essere espresso senza la conoscenza di 

quanto previsto all’esterno del quadrilatero, ha rinunciato a proseguire. 

Nel dopo riunione i commenti erano abbastanza concordi ed anche irriverenti, tipo “hanno speso

tutti i soldi ed adesso vogliono sistemare la viabilità interna con quattro segnali stradali” oppure: ma

perché continuano a prenderci in giro con queste riunioni dove è evidente che si cerca di far digerire

a piccoli bocconi quello che hanno già deciso di fare? Che dire? Il 17 la prossima puntata.